Storia e Tradizioni
Le radici di Caorle affondano nel I secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano), come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana, come l'”ara Licovia”, altare sacrificale custodito ora nel duomo, o i ritrovamenti archeologici in mare. Tuttavia la città cresce e diventa importante come porto della vicina Concordia, per la sua posizione alla foce del Lemene, soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli unni, che spinsero molti concordiesi dall’entroterra alla costa; fu in quel periodo, attorno al VI secolo, che Caorle divenne sede vescovile. La costruzione dell’odierna cattedrale, tuttavia, risale all’XI secolo, su una pre-esistente basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati tutt’ora all’interno del duomo, nel museo annesso e nei giardini della canonica.
Caorle e la Repubblica Serenissima
Nei successivi secoli le sorti di Caorle furono legate a quelli della Repubblica Serenissima; il territorio cittadino era parte del Dogado, cioè il territorio metropolitano, nonché il nucleo originario, della Serenissima Repubblica, ed era uno dei 9 distretti in cui era suddivisa l’amministrazione, governato da un podestà. Costituiva inoltre uno dei 10 reggimenti in cui era suddiviso il dogado.
La dominazione straniera
Memorabile fu l’episodio, nel X secolo, del ratto di alcune donzelle veneziane, liberate proprio sulla spiaggia della cittadina: questo episodio fu oggetto di una rievocazione storica in costume dell’epoca fino a qualche anno fa. Nei secoli XIII e XIV, a causa delle frequenti invasioni del territorio da parte dei triestini e di pirati, molte famiglie furono costrette a trasferirsi a Venezia; fu così che Caorle cominciò la parabola discendente che l’accompagnò fino all’epoca napoleonica, perdendo d’importanza rispetto alle altre città del dogado veneziano. Isolamento che si fece ancor più grave quando, nel 1379, i genovesi approdarono sull’isola caprulana e, mentre tentavano di conquistare i territori della Serenissima, devastarono l’intera città, costringendo anche i vescovi a lasciare la sede episcopale vacante.
Nel XVII secolo Caorle aveva il suo unico sbocco nel collegamento fluviale con Concordia e Portogruaro; ma questa era anche l’epoca della fine della Repubblica, per mano delle truppe napoleoniche; venivano così a cessare gli antichi privilegi sulle acque che avevano assicurato sussistenza alla città, e si preparava un lungo periodo di dominazione straniera.
Nel XIX secolo, come tutto il Veneto, Caorle passò all’ Austria; la piccola cittadina perdeva così definitivamente la sua importanza, essendo basata essenzialmente sulla pesca; bisognerà attendere gli anni settanta perché Caorle torni ad un periodo più florido, quando la sua economia si volgerà in maniera imponente al turismo. Nel 1818 viene soppressa la diocesi, e il territorio viene annesso al patriarcato di Venezia; così vengono anche a perdersi molte delle tradizioni popolari e religiose che avevano animato la vita dell’isola nei secoli precedenti.
Durante le guerre mondiali
Il XX secolo è anche per Caorle il secolo delle grandi guerre; in particolare si infiamma la vita lagunare dopo la disfatta di Caporetto, diventando territorio strategico per il fronte che combatteva sul Piave. Nell’ultima offensiva del 1918 anche i caorlotti si fecero onore, tanto che il cittadinoGiorgio Romiati fondò l’associazione Giovane Italia, insignita della medaglia d’argento al valor militare dopo la vittoria di novembre. E non a caso una delle sezioni del Battaglione San Marco si chiamava proprio “Battaglione Caorle”, ed insieme al Battaglione Bafile ebbe un ruolo importante nella battaglia di liberazione sul Piave.
Durante il secondo conflitto, invece, grave fu il peso dell’occupazione tedesca, che arrivò a minacciare di allagare, per motivi strategici, tutto il litorale per una profondità di 10 chilometri; l’allarme rientrò inaspettatamente, e ancor oggi i caorlotti, a memoria di un voto emesso il 2 gennaio 1944, attribuiscono il merito all’intercessione della loro Madonnina del Mare.